Nelle ultime due settimane il meteo ha cambiato completamente piega, con l'anticiclone che ha lasciato spazio a continue interferenze d'aria fresca ed instabile. In questo modo le temperature medie di tutto il Mediterraneo, invece che aumentare ulteriormente, sono pressoché rimaste stabili, attorno ai +25.5°C: aumenti ulteriori si sono però verificati ad est dove si toccano picchi di oltre 31 gradi, mentre delle flessioni si sono riscontrate sull'area mediterranea occidentale e sui bacini attorno all'Italia, ove in genere non si superano più i 26 gradi in superficie a fronte delle punte di oltre 28 gradi che si erano misurate nei giorni di metà luglio.
Le temperature superficiali del Mar Mediterraneo stimate in data odierna. Fonte immagine INGV.
In quei giorni di metà mese l'anomalia termica complessiva sul Mediterraneo sfiorava i 2 gradi, con picchi di 4-5 gradi in alcuni vasti tratti marittimi italiane. Ora la situazione si è decisamente rovesciata: il continuo afflusso di venti sostenuti, non tanto solo le temperature dell'aria più basse, ha così rimescolato l'acqua che ora si hanno addirittura anomalie termiche negative, ovvero valori un po' più bassi della norma per fine luglio specie per quanto attiene i bacini settentrionali, il Tirreno Centrale e diversi tratti di mare attorno alle due Isole maggiori.
Anomalie odierne delle temperature superficiali stimate del Mediterraneo, rispetto alla norma di questo periodo. Fonte immagine INGV.
La radiazione solare e la scarsa presenza di venti significativi avevano contribuito a far salire rapidamente la temperatura dei mari italiani nella prima metà di luglio, ma il riscaldamento interessava principalmente gli strati superficiali e pertanto questo recente periodo così movimentato ha indotto il risucchio rapido delle acque più fredde dai fondali, già a pochi metri di profondità. Ora è presumibile un nuovo graduale riscaldamento delle acque, specie sui bacini meridionali, a fronte dell'affermazione duratura di un campo di alta pressione.
By Mauro Meloni
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