domenica 28 novembre 2010

Dati sul maltempo di oggi 28-11-10

Nel corso della giornata odierna una perturbazione risalita dal Mediterraneo occidentale ha determinato una marcata ondata di maltempo al Centro-Nord, con la neve che è caduta sino in pianura su Piemonte, Emilia ed a tratti anche in Lombardia.

Accumulati fino a 2cm sulle principali città piemontesi, oltre 20cm sull'entroterra ligure dai 400m in su e circa 8-10cm sulla pedemontana lombarda occidentale oltre i 300-400m. Neve abbondante in particolar modo sulla dorsale emiliana, dove sono stati superati i 30-40cm oltre i 1000m di quota, mentre tra Bologna e Parma si registrano fino a 2-4cm di neve fresca. 

La pioggia ha prevalso invece su Romagna, Lombardia centro-orientale e pianure venete, con punte di 30mm su Romagna ed alte Marche. Piogge molto abbondanti hanno investito il versante tirrenico centro-settentrionale, con locali nubifragi sul Viterbese, dove sono stati accumulati quasi 100mm di pioggia da stamattina e 50-70mm in Umbria.

Qualche pioggia o rovescio ha investito anche il Sud tirrenico ed il Catanese, mentre le restanti regioni meridionali hanno avuto un tempo più stabile e soleggiato, salvo nubi in aumento nelle ultime ore.

Dal punto di vista termico c'è da sottolineare l'enorme divario che c'è stato oggi tra Nord e Sud: nelle minime citiamo i -1°C di Bolzano contro i 17°C di Messina, mentre nei valori massimi spiccano i 23°C di Messina e Reggio Calabria, nonché i 22°C di Catania, contro un solo grado a Bolzano, 2°C a Piacenza, 3°C a Bologna e Torino.

Infine venti molto forti oggi a carattere ciclonico: Bora a 100km/h a Trieste, Tramontana a 85km/h ad Albenga (SV) e Scirocco a 74km/h a Palermo.


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sabato 27 novembre 2010

Colata artica

Colata artica senza sosta, l'anticiclone groenlandese non si smuove. L'aria fredda non sbanca il Mediterraneo

L'aria artica continua a sgorgare dalle alte latitudini consolidando l'ondata di gelo in questo scorcio finale del mese di novembre. In Italia si vanno affacciando infiltrazioni d'aria più mite che, risalendo di latitudine, complicheranno il quadro meteorologico: il freddo si manterrà al Nord.

Mauro Meloni: 27-11-2010 ore 16:50

La possente area anticiclonica di blocco sulla Groenlandia era uno degli aspetti che avevamo messo in grande evidenza nella previsione sul futuro inverno. I motivi di quest'insistenza dell'anticiclone lassù derivano dalle acque più calde della norma che circondano le coste meridionali della Groenlandia e, in questa fase, si è venuto a realizzare quella struttura eretta lungo i meridiani dal Medio Atlantico.

Quando l'alta pressione s'espande così verso nord, fino alle latitudini groenlandesi, aria fredda discende sul lato opposto verso il Vecchio Continente. Questo è ciò che sta accadendo ormai da alcuni giorni e, finché il blocco non verrà disfatto, il canale di correnti artiche non si chiuderà facilmente. Il fatto che l'aria artica non riesca a sfondare sul Mediterraneo deriva dalla maggior fragilità del blocco anticiclonico al largo dell'Iberia e per questo riesce a farsi strada un nastro di correnti più miti che, scontrandosi con la circolazione più fredda, danno luogo ad inserimenti depressionari che poi coinvolgono l'Italia.

Copyright © EUMETSAT 2010, rielaborazione grafica a cura della Redazione Meteo Giornale.

Il nastro nuvoloso, che separa l'aria fredda da quella più mite, passa proprio a tagliare l'Italia. Quest'oggi la linea di confluenza è risalita un po', in quanto l'aria fredda sta arretrando verso nord il proprio raggio d'azione, a beneficio di infiltrazioni d'aria ben più temperata ed umida. La risalita d'aria più mite è portata da un vortice ciclonico in avvicinamento dal Mediterraneo Occidentale, che sarà causa di un peggioramento domenicale.

Panorama del Santuario del Monte Lussari. Immagine webcam tratta da Meteoeye.

Spettacolare cornice di Livigno (zona Treppalle) questa mattina sotto un gradevole sole. Fonte meteosystem

L'aspetto preponderante di tutta questa situazione è che il fronte nuvoloso risalirà la china fin sul Nord Italia, ove maggiormente è entrata l'aria fredda di matrice artica radicandosi nei bassi strati. Come è noto, l'aria fredda in Val Padana, una volta che si stabilizza, è poi difficile da spodestare per la sua posizione a culla, fra le Alpi e gli Appennini. Lo scorrimento d'aria più mite sopra l'aria più fredda potrebbe così portare a nevicate fino a quote basse o localmente pianeggianti, attese più abbondanti tra l'Ovest Emilia, il Basso Piemonte, l'entroterra ligure e la Bassa Lombardia.

Mauro Meloni


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La storia di una goccia di mare

La bufera imperversava su tutta la pianura, le raffiche di vento tagliavano i campi e le boscaglie, il blizzard urlava la sua rabbia contro le case, che come terrorizzate sembravano stringersi ancora di più l'una con l'altra. La neve sibilava nell'aria, una neve secca e gelata, che attecchiva ovunque il vento avesse voglia di schiantarla. E proprio in un cumulo nevoso, precariamente ghiacciato contro la porta di una vecchia casa, troviamo il protagonista della nostra storia. Un timido fiocco di neve, che ormai a dir la verità sembrava più ghiaccio che neve, con una lunga avventura da raccontare.

Perché sembrerà strano, ma il nostro fiocco di neve molto prima di prendere parte all'attacco barbaro che abbiamo appena descritto, era solo una goccia di acqua marina, sdraiata e sonnolente nel Mar Mediterraneo. Se ne stava infatti lì da anni: ogni tanto qualche mareggiata la spostava di qualche chilometro; ma per il resto la sua occupazione preferita era quella di sonnecchiare sulla superficie del mare. Anzi, non proprio sulla superficie, perché quello era il posto riservato a chi doveva andarsene, facile preda della vaporizzazione che durante le ore più calde rapiva quante più gocce possibile, per poi trasportarle lungo i moti ascendenti della convezione verso la troposfera.

Ah, no! La nostra eroina preferiva la vita tranquilla e sicura della goccia marina.
In fondo non si correvano pericoli, non si subiva quella umiliante trasformazione in gas e non si rischiava di trovarsi sballottati dai venti all'interno di qualche terribile cumulonembo, coi suoi assurdi moti ascendenti e discendenti, che avrebbero fatto impazzire anche la più sana delle gocce marine! Dormire, poltrire, sonnecchiare, oziare, appisolarsi, bighellonare, starsene con le mani in mano: ecco il massimo della felicità!

Ed invece, come sempre nella vita, accadde l'imprevedibile.
Un enorme balenottera azzurra virò improvvisamente verso il braccio di mare dove la nostra goccia poltriva placidamente. All'inizio non si accorse di nulla, sembrava solo un'onda anomala, un po' più grande delle altre. Ed invece, in un attimo, si ritrovò risucchiata da una forza immane verso l'enorme bocca della balena. Il terrore si impadronì della nostra goccia: ritrovarsi inaspettatamente prigioniera di un luogo chiuso. Mai aveva sperimentato una emozione simile. Il buio, il caos, le urla delle altre gocce, la paura dei pesci, tutto sembrava disporre al peggio, quando all'improvviso una nuova forza immane risucchiò l'acqua contenuta nella bocca della balena verso lo sfiatatoio.

Il violento spruzzo che ne seguì non segnò di certo la fine della spiacevole avventura per la nostra eroina, ma piuttosto l'inizio del suo lungo cammino verso la grande bufera che abbiamo descritto all'inizio. Infatti lo spruzzo della balena rese per pochi instanti vulnerabili le gocce al calore del sole. Distanti dalla placida e sicura distesa marina, le gocce si ritrovarono alla mercé dei raggi solari e fu proprio allora che avvenne la metamorfosi: la goccia d'acqua marina si trasformò in una evanescente molecola di H2O. Vapore acqueo, per intenderci.

Mal di testa, sensazione di svenimento, attacco di panico: e come darle torto. Passare così, da un momento all'altro dallo stato liquido, così rassicurante e avvolgente, allo stato gassoso, così evanescente e totalmente in balia di qualunque brezza o spiffero d'aria. La nostra goccia, ops, la nostra molecola di vapore acqueo non fece nemmeno in tempo a provare ad abituarsi alla nuova condizione, che venti impetuosi e per nulla rassicuranti la trascinarono insieme ad altri miliardi di molecole verso la terraferma.

Non poteva saperlo, ma era finita dentro ad un ciclone extratropicale, di quelli che regolarmente si formano alle latitudini medie. Quest'ultimo però era di proporzioni notevoli e presentava valori pressori davvero bassi. Insomma, si trattava di un vortice ciclonico di tutto rispetto, e si stava dirigendo, come abbiamo già detto, verso le terre della penisola italica. Ma non erano solo i forti venti a preoccupare la nostra molecola di vapore acqueo: l'aria all'interno del vortice era freddissima. Cosa mai le sarebbe potuto accadere, lo sapeva solo il Dio della pioggia e delle acque.

Destino voleva che il vortice fosse nato dallo scontro tra masse d'aria di origine artica e masse d'aria molto più miti, stanziali nel Mediterraneo centrale. Mentre si trovava trascinata verso l'alto e ricacciata verso il basso, in una continua ed infinita girandola di moti ascendenti e discendenti, la molecola di vapore acqueo subì la sua seconda trasformazione. Le accadde una cosa incredibile: sublimò! Già la parola incute timore. Ma sarebbe più corretto dire che subì un processo di brinamento. In effetti le temperature bassissime che si trovavano sulla parte medio-alta delle nubi vorticose la trasformarono in ghiaccio saltando il passaggio dell'acqua.

Ma come: dal gassoso al solido, così, senza nemmeno un piccolo ristoro liquido?
E non è che potesse chiedere ai vicini: si trattava infatti di piccolissimi pezzetti di ghiaccio sopraffuso, provenienti dalle regioni artiche, che si esprimevamo in suoni gutturali secchi e brevi, assolutamente incomprensibili per la povera goccia, anzi molecola, anzi scusate cristallo di ghiaccio originario del Mediterraneo. Ed era un continuo dar di cozzo, scontrarsi con questo e con quello, chiedere scusa in francese e sentirsi rispondere in islandese, ritrovarsi abbracciati ad un cristallo norvegese e subito dopo venire ricacciati da uno scossone verso un morbido cristallo napoletano. Insomma, il caos assoluto!

Il nostro cristallo ormai aveva capito che lo scopo di questi violenti scontri era quello di unire insieme più pezzetti di ghiaccio per poter costituire una forma più grande e piacevole alla vista: il fiocco di neve. E così decise di arrendersi al destino e di partecipare attivamente a questa danza d'amore tra i vari corpuscoli ghiacciati, di tutte le dimensioni. Trovò subito una piacevole dendrite spagnola, con cui non disdegnò di congiungersi. Ma neppure il tempo di coronare le nozze appena avvenute come si deve, che un rozzo prisma frisone si fuse con la coppietta trasformando un delicato fidanzamento in una ammucchiata barbara e incivile. Tanto che giunsero altri cristalli, piastre esagonali, prismi, dendriti, grani di ghiaccio. Oramai non era più una famiglia, era diventato un clan!

E così nacque il fiocco di neve che si trovò, suo malgrado, a partecipare alla razzia barbarica sopra descritta. Non appena il vortice trovò sulla sua strada una catena montuosa, iniziò la bufera, il blizzard, il turbine, la burrasca ghiacciata, il ciclone che sconvolse il paesino di montagna per qualche ora.

Ed ora eccolo lì, il nostro fiocco di neve, amalgamato e ormai indistinguibile con altri cento pezzi di ghiaccio, di ogni etnia e di ogni forma. Ma già sta uscendo il sole, il caldo sole mediterraneo, e già il nostro fiocco di neve inizia a sentirsi di nuovo se stesso. Una nuova forza lo sta slegando dal barbaro clan e di nuovo sente che sta per iniziare il suo viaggio verso il mare.


Aldo Meschiari



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giovedì 25 novembre 2010

Peggioramento in arrivo

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Durante la notte estensione del maltempo su gran parte del Nord. Le nevicate, tra Piemonte, Lombardia e ovest Emilia, potrebbero scendere sin sul piano. La perturbazione produrrà i maggiori effetti domattina, quando tutta Italia sarà sotto nubi cupe e frequenti precipitazioni. Al Nordest nevicherà a bassissima quota, probabilmente sino ai 200/300 m. Nell'Appennino centro settentrionale la quota andrà dai 500 agli 800/1000 m, mentre al Sud cadrà oltre i 1200/1300 m. Dal pomeriggio i cieli cominceranno ad aprirsi un po' dappertutto. Il Nordovest sarà la prima area peninsulare che godrà del miglioramento e la causa sarà riconducibile ai venti di foehn che spazzeranno zone alpine e pianure settentrionali.

immagine 1 del capitolo del         reportage 19178

Domani maltempo sull'intera Penisola, soprattutto nel corso del mattino. Al Nord confermate le nevicate a bassissima quota, sin sul piano nelle aree occidentali padane.

La nuova settimana potrebbe aprirsi con condizioni meteo migliori, ma anche in questo caso dovrebbe trattarsi dell'ennesimo intervallo in attesa di un'altra perturbazione. Perturbazione che giungerebbe martedì, investendo soprattutto il Centro Nord. E sulle regioni Settentrionali potrebbero verificarsi nuove importanti nevicate a bassa quota.
immagine 2 del capitolo del         reportage 19178

Domenica un più intenso peggioramento potrebbe coinvolgere il Nord Italia, con abbondanti nevicate a bassissima quota e localmente sino in Val Padana. Parziale coinvolgimento anche del Centro e della Sardegna, mentre al Sud e in Sicilia prevarrà la variabilità.

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mercoledì 24 novembre 2010

Neve in arrivo!

van Gaddari: 23-11-2010 ore 11:44

E' inevitabile. Lo sappiamo, è l'essenza dell'Inverno. L'attesa. Un'attesa che coinvolge il mondo dei cosiddetti "freddofili". Gli amanti del freddo, della neve. Una categoria che può essere annoverata in un'altra ben più ampia, quella dei meteo-appassionati. Coloro che amano la meteorologia e che si tratti di caldo o freddo non ha importanza. Osservano, studiano il tempo e ne colgono l'essenza. Chi lavora in questo mondo, nel bene o nel male, è un meteo-appassionato. E se qualche volta trascendiamo nella soggettività, perdonateci. Anche a noi piace analizzare, commentare e proporvi certi tipi evolutivi.

Come quello che sta per manifestarsi, ad esempio. Una possente irruzione Artica sta per impossessarsi dell'Europa e gli effetti si percepiranno sin sull'Italia. E' certo che da noi non saranno forti come in altri Paesi d'Europa e lo ripetiamo. Nei giorni a venire sentirete parlare di gelo e neve su varie aree europee. Probabilmente in Germania, nel Regno Unito, in Francia e forse anche in Spagna. Ovviamente sarà gelo in Scandinavia, e in Russia. Basterebbe leggere la sequela dei Paesi per comprendere, senza difficoltà alcuna, l'esatta traiettoria della colata. Verrà da nordest e si dirigerà ad ovest, scavando probabilmente un'area di Bassa Pressione a ridosso della Penisola.

Una Bassa Pressione la cui ubicazione è oggetto di aspra disputa tra i più autorevoli Centri di Calcolo. C'è chi l'assegna alla Spagna, chi invece la vede formarsi nelle nostre regioni. Ovviamente cambierebbero gli effetti in termini precipitativi, mentre a livello termico i giochi sembrano "quasi" fatti. Inizialmente le temperature caleranno dappertutto e la flessione più marcata interesserà il Nord Italia. Si avranno le prime, estese gelate in Val Padana, non solo.

Domani, quando ancora vigerà un regime d'instabilità nelle regioni Centro Meridionali, registreremo le prime nevicate appenniniche a quote certamente non proibitive. Si parla di 1200 m, o anche al di sotto nelle aree settentrionali. La quota potrebbe calare ulteriormente nella giornata successiva, giovedì. Il Nord, detto delle gelate, vivrà altre due giornate d'attesa, con ampie schiarite e freddo sostenuto alle prime ore del mattino.

Mercoledì ancora bel tempo al Nord Italia, ma attenzione alle prime gelate in Val Padana e alle nebbie mattutine. Ancora instabilità al Centro Sud, segnaliamo le nevicate in Appenino.

Giovedì, però, i cieli cominceranno a ingrigirsi. Le nubi diverranno minacciose al Nordovest e verso sera potrebbero aversi i primi fenomeni in Liguria e sulle Alpi occidentali. Fenomeni che risulterebbero nevosi sino a bassa quota. Fenomeni che rappresenterebbero il preludio al più intenso peggioramento del venerdì. La formazione di quella Bassa Pressione citata in apertura convoglierebbe infatti masse umide e perturbate in tutta Italia. Tra l'altro lo scontro tra masse d'aria di diversa natura fornirebbe ulteriore energia ai fenomeni. Maltempo diffuso, localmente intenso. Le maggiori precipitazioni sembrano destinate al Nordest, ai versanti tirrenici e al Sud Italia.

Ed ora entrano in gioco le nevicate. Non cadranno solamente sui rilievi - Alpi, Prealpi e Appennino - ma potranno apparire anche in Val Padana. Potrebbe fioccare sul Piemonte, in Lombardia e sul ponente emiliano. Fenomeni mattutini, prima che imponenti venti settentrionali attivino il foehn e le conseguenti schiarite. Circolazione settentrionale che investirà anche il Nordest, ove però sarà maltempo per gran parte del giorno e la neve cadrà a bassissima quota. Sul resto d'Italia i venti si disporranno dai quadranti occidentali, con intensità tra il moderato e il forte.

Sabato ci sarebbe una tregua, ma sembra possa trattarsi di un miglioramento estemporaneo. Domenica un più intenso impulso perturbato, di natura Sciroccale, porterà il maltempo al Centro Nord. Nord che sarà preda di tese correnti orientali e le precipitazioni potrebbero risultare abbondanti. Le basse temperature potrebbero incentivare copiose nevicate anche a bassa quota. Insomma, l'Inverno è arrivato.

Venerdì ondata di maltempo invernale. Precipitazioni diffuse e localmente consistenti, attenzione alle nevicate a bassissima quota al Nord Italia. Probabilmente nevicherà sin sul piano nelle aree occidentali padane.

Ivan Gaddari

Meteogiornale.it



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martedì 23 novembre 2010

Altezza neve venerdi 26-11-10.png

Fino a Giovedì instabile al centrosud e Romagna/Veneto con neve a 900m anche al centro, poi più freddo. Venerdì 26 maltempo generale, mista neve al nord fino in pianura su Lombardia, Emilia.

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sabato 20 novembre 2010

Maltempo in arrivo e prevenzione: torna la paura in Veneto, allerta meteo su mezza Italia. ilMeteo.it vi allerta

Maltempo in arrivo e prevenzione: torna la paura in Veneto, allerta meteo su mezza Italia. ilMeteo.it vi allerta
Ilmeteo.it investe in ricerca e sviluppo ogni anno per potervi fornire sempre le migliori previsioni meteo sulla piazza. Ogni anno annunciamo novità, acquisto di nuovi dati dai più prestigiosi enti di ricerca internazionali o di tecnologie atte a migliorare le nostre previsioni. Questi non sono semplici proclami nel tentativo di acquisire un utente in più ma sono volti ad uno scopo ben preciso. Mai come oggi la variabilità del tempo e soprattutto la violenza delle precipitazioni sta mettendo in allarme stati e regioni di tutto il mondo. L'Italia soffre particolarmente la sua orografia territoriale e le improvvise variazioni meteo-climatiche a cui è spesso sottoposta. Ma attenzione: oggi con le previsioni meteo c'è in ballo anche la vita delle persone. Fare prevenzione! Questo è un termine molto usato ma poco "trasformato in azione" dai governi degli Stati, sia per gli enormi costi di messa in sicurezza dei territori, sia per la mancanza di competenze specifiche. Noi proclamiamo le allerte meteo e mostriamo con le mappe meteo delle precipitazioni dove più probabilmente colpirà il maltempo e dove quindi urgono interventi preventivi di tutela territoriale e umana.
maltempo al centro-nord Novembre 2010, frane, smottamenti, morti, esondazioni, alluvione novembre 2010
Con questo articolo vogliamo annunciare in maniera ancora più evidente, l'allerta per le aree a rischio alluvionale e di dissesto idrogeologico. Quei territori già intrisi d'acqua o vicini ad invasi e corsi d'acqua già al limite delle loro capacità contenitive che nei prossimi 5-6 giorni verranno messi a dura prova da ulteriori accumuli piovani. E oggi e non domani che gli enti preposti all'osservazione, monitoraggio, messa in sicurezza e rinforzo strutturale, devono agire predisponendo piani di emergenza.
maltempo al centro-nord Novembre 2010, frane, smottamenti, morti, esondazioni, alluvione novembre 2010L'allerta meteo moderata già per le prossime 24 ore su tutto il nord e regioni tirreniche, tornerà ad "accendersi" tra Sabato e Domenica quando attendiamo l'arrivo di una forte perturbazione atlantica con piogge abbondanti e persistenti. Ancora Liguria, Lombardia, Veneto e Friuli risultano oggi le regioni più a rischio in questo contesto al nord. Ancora allerta su tutte le regioni tirreniche, Toscana, Umbria, Lazio ma anche Sardegna e soprattutto la Campania. In Campania i fenomeni anche temporaleschi potrebbero creare notevoli disagi su terreni già provati dalle precedenti fasi alluvionali. Allerta moderato anche per Calabria e Puglia, come sulla Sicilia occidentale.

maltempo al centro-nord Novembre 2010, frane, smottamenti, morti, esondazioni, alluvione novembre 2010Abbiamo voluto inserire alcune immagini dell'ultima tragica fase alluvionale che ha piegato le aree del Veneto meridionale, specie tra Padova, Vicenza e Verona., senza dimenticare le aree del centro-sud, specie di Toscana, Campania, Sicilia e Calabria di cui abbiamo ampiamente parlato negli articoli pubblicati nelle settimane scorse. Questo nel tentativo di sensibilizzare ulteriormente l'utenza e sollecitare in prima persona azioni di prevenzione e di tutela del territorio ma soprattutto dei cittadini stessi. Noi vi accompagneremo con le nostre previsioni puntuali e con eventuali articoli di cronaca meteo in questa sede, qualora ce ne fosse necessità. Un saluto dallo staff de ilMeteo.it

Cosa sono i millimetri di pioggia?

 

 

Cosa sono i millimetri di pioggia?


Ogni volta che c'è un peggioramento del tempo si sente parlare di grandi quantità di pioggia misurate in "millimetri".
Questa è una unità di misura molto utilizzata in ambito meteorologico, un qualcosa dal significato all'apparenza fumoso, ma in realtà molto chiaro. Per capirlo è sufficiente fare qualche semplice considerazione.
Come sappiamo, il volume di un oggetto può essere espresso in LITRI (l) oppure in METRI CUBI (mc), indifferentemente. Le due unità di misura non sono corrispondenti, ma valgono le seguenti uguaglianze, ricavabili l'una dall'altra atttraverso delle equivalenze:
1 mc = 1000 lt
1 lt = 0,001 mc = 1 decimetro cubo
Un metro cubo è il volume occupato, ad esempio, da un oggetto cubico di lato 1 metro, e corrisponde come abbiamo visto a 1000 litri; viceversa un litro corrisponde, sempre ad esempio, ad un cubo di lato 0,1 metri = 1 decimetro = 10 centimetri.
Esempio pratico: il cartone del latte che usiamo normalmente per la colazione, ha volume di un litro, che è pari a 1 decimetro cubo. Di conseguenza, in un metro cubo ci stanno 1000 cartoni di latte.
Tornando a noi, quindi che significato ha il "millimetro" di pioggia? A questo punto, con qualche semplice equivalenza è semplice capirlo; basta ricordarsi che:
1 litro  =  1 decimetro cubo  =  1 millimetro x 1 metro quadrato di superficie
Ossia, un decimetro cubo è anche pari al volume coperto da un oggetto che ha superficie pari ad un metro quadrato ed altezza un millimetro.
Bingo!
Ecco svelato l'arcano: un millimetro di pioggia corrisponde ad un litro di pioggia su un metro quadrato di superficie (terrestre, nello specifico).
In questo modo però non abbiamo ancora un'idea della QUANTITA' di pioggia reale di cui stiamo parlando.
Facciamo un esempio concreto: la perturbazione ancora presente adesso sull'Italia ha colpito duramente soprattutto a Piancavallo, nel Friuli, dove sono caduti 800 mm circa di pioggia in meno di 3 giorni. Supponiamo, verosimilmente, che l'area interessata da tali quantitativi abbia una superficie di 20-30 chilometri quadrati, ossia 20-30 milioni di metri quadrati, pari ad una piccola cittadina come potrebbe essere Viareggio (31 kmq tutto il Comune). Questo significa che nell'area considerata, in meno di 3 giorni sono caduti:
800 x 30.000.000 = 24 miliardi di litri d'acqua !  , pari al consumo ANNUALE di 8.900 italiani, per usi civili e produttivi.
Questo da un significato concreto alla misura di pioggia caduta, e fa anche capire che basterebbe una qualsiasi politica di stoccaggio, canalizzazione e sfruttamento dell'acqua che la Natura ci fornisce gratis per soddisfare almeno una parte del nostro fabbisogno.
Facciamo un altro esempio concreto, il classico temporale estivo. Di solito questi temporali interessano aree limitate, attorno ai 20 kmq, ma sono in grado di scaricare fino a 10 mm di pioggia in 10 minuti, provocando allagamenti.
Con il solito calcolino si arriva a :
10 x 20.000.000 = 200 milioni di litri d'acqua scaricati in dieci minuti da una singola nuvola. Se pensiamo che, mediamente, una nuvola temporalesca scarica a terra solamente un terzo del suo contenuto di acqua durante il suo ciclo vitale, possiamo ben capire quanto quei nuvoloni neri che minacciano spesso le nostre gite estive in montagna siano effettivamente carichi di acqua, e soprattutto capire quali correnti ascensionali ci vogliano per mantenere in sospensione tutta quell'acqua finché non si scatena l'acquazzone.
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venerdì 19 novembre 2010

Primo intenso raffreddamento alle porte per l'Europa

CIRCOLAZIONE ARTICA, operazione attacco In grande anticipo, vi avevamo già messo al corrente dei segnali favorevoli che si potevano cogliere, analizzando una serie di parametri della circolazione atmosferica, riguardo un primo intenso raffreddamento stagionale pronto ad attaccare il Vecchio Continente nel corso della terza decade di movembre. Ormai ci siamo, peraltro mancano ormai meno di 10 giorni all'inizio dell'inverno meteorologico: nella stagione scorsa, il primo serio attacco invernale giunse in Dicembre attorno all''Immacolata, quest'anno un po' più in anticipo.

Ma vediamo esattamente quali risvolti attenderci in merito all'evento: in sostanza, un solido blocco anticiclonico si andrà a rafforzare sulla Groenlandia, ma la sua vastità andrà ad includere anche i territori polari sopra la Scandinavia: aria molto fredda si metterà quindi in moto più a sud, con un nocciolo gelido del Vortice Polare in consolidamento sul Baltico. Lo sbarco delle correnti artiche verso le nostre latitudini mediterranee potrebbe subire un rallentamento e la causa andrebbe ad attribuita ad una minore presa, al largo dell'Iberia, del lungo corridoio anticiclonico dall'Atlantico alla Groenlandia.

Per questo motivo, sull'Italia il raffreddamento potrebbe essere più marginale e parziale, in quanto ulteriormente attutito dalla barriera alpina. Alcune ipotesi modellistiche peraltro mostrano la possibile confluenza di correnti miti occidentali oceaniche alle nostre latitudini, proprio sfruttando la debolezza dell'anticiclone sull'Iberia. L'inserimento di questo nastro di correnti cicloniche favorirebbe maltempo per il nostro Paese, ma in condizioni nel complesso un po' più miti. Si avrebbe pertanto un remake di diverse irruzioni fredde di una buona parte dell'inverno dell'anno scorso, con il freddo e la neve generalmente confinati al Nord Italia e a parte delle regioni centrali.

Mappa multimodel di previsione dell'altezza dei geopotenziali a 500 hPa e della pressione al suolo per le ore 00Z del 25 novembre: scenario meteo d'inizio settimana condizionato da un progressivo afflusso d'aria artica verso l'Europa Centro-Settentrionale: ruggito invernale. Rielaborazione grafica a cura della Redazione Meteo Giornale. Fonte http://www.meteogiornale.it/mappe-modelli-meteo

Mappa multimodel di previsione delle termiche a 850 hPa per le ore 00Z del 25 novembre: si nota l'Italia un po' ai margini, con la catena alpina che opporrà un'azione di sbarramento allo sconfinamento deciso dell'aria artica. Fonte http://www.meteogiornale.it/mappe-modelli-meteo

L'Italia non è forse ancora pronta per ricevere di colpo un attacco del Generale Inverno, forse è molto meglio abituarci man mano con il progressivo raffreddamento che comunque caratterizzerà i primi giorni della prossima settimana. D'altronde, in questo periodo novembrino gran parte d'Europa e la Russia convivono ancora con una fase considerevolmente mite: il tracollo termico risulterà quindi molto rilevante alle alte latitudini, dove dovrà essere scalzata aria davvero tiepida per il periodo.

Variazione termica in quota (altezza di 850 hPa) stimata dalle GFS fra la situazione attuale e quella del 25 novembre: si noti il drastico raffreddamento atteso soprattutto alle latitudini artico-scandinave, ove si avranno crolli termici localmente di oltre 15 gradi.

In questa prima fase rimarremo dunque spettatori di un inverno che darà subito grande spettacolo sul Centro-Nord Europa, anche se le prime nevicate a quote relativamente basse, in un contesto ben meno freddo di quello continentale, si potrebbero vedere localmente anche in Italia, al Nord e sull'Alto Appennino.


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giovedì 18 novembre 2010

Anomalie Europa

Focus Europa: il grande caldo di metà novembre, assaggi di vero inverno solo in Scandinavia

Vivace dinamismo sul Continente Europeo: intense anomalie calde sui Balcani, gelo crescente sulla Penisola Scandinava

Il regime perturbato atlantico ha favorito un trend ancora mite per l'Europa Centro-Meridionale, con caldo divenuto eccezionale sul comparto balcanico e sul Mar Nero. Viceversa, il freddo si è fatto consistente alle latitudini scandinave e non vede l'ora di scendere più in basso.
Grandi contrasti termici spiccano nell'ultimo periodo sul Continente Europeo: è sicuramente un novembre di grande mitezza grazie soprattutto al viavai di fronti perturbati dall'Atlantico. La contrapposizione di un poderoso blocco anticiclonico più ad est ha attivato il richiamo a più riprese di masse d'aria molto calde dalle latitudini sub-tropicali: focalizzando l'attenzione su quello che è stato l'andamento della scorsa settimane, si sono raggiunti livelli medi di temperatura particolarmente anomali (fino a +8/+9°C sopra la norma del periodo) tra l'Ucraina, la Bulgaria e la Romania orientale. In termini assoluti, si sono raggiunti picchi di temperatura persino superiori ai 25 gradi, valori più da tarda primavera che da tardo autunno.
L'ingerenza mite ed umida atlantica ha invece risparmiato la Penisola Scandinava, dove si sono fatte ulteriormente strada masse d'aria rigide di natura artica: l'insistenza di questa circolazione fredda ha così innescato una decisa fase termica sottomedia nell'arco della scorsa settimana, con anomalie di 3-5 gradi rispetto ai valori tipici del periodo. Sulle aree interne scandinave le temperature minime più basse sono precipitate anche a -15°C sottozero o poco meno, mentre i picchi di -25/-26°C hanno riguardato essenzialmente le zone della Lapponia. Aria relativamente fredda ha coinvolto anche le Isole Britanniche, ma si è trattato di masse d'aria polari-marittime (non rigide come quelle artiche) associate a condizioni spesso perturbate.
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Le anomalie di temperatura sull'Europa nel periodo compreso fra il 7 ed il 13 novembre. Fonte dati NOAA.


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Le temperature minime estreme registrate in Europa fra il 7 ed il 13 novembre. Fonte dati NOAA

FASE PIOVOSA, non solo sul Mediterraneo Piogge importanti si sono avute ancora una volta, in analogia con le scorse settimane, su diverse zone dell'Italia e sui settori adriatici delle Nazioni della Ex Jugoslavia, ma le vicende perturbate di matrice atlantica hanno dispensato non poca pioggia anche su svariati territori dell'Europa Centro-Occidentale, in particolare lungo le coste atlantiche.
immagine 3 del capitolo  del reportage 19134
Totali pluviometrici registrati fra il 7 ed il 13 novembre: si osservi la legenda, le tonalità di verde più acceso evidenziano accumuli a 3 cifre. Fonte dati NOAA.

Il viatico per l'ingresso in grande stile dell'Inverno sul Vecchio Continente dovrebbe effettivamente arrivare dalle latitudini scandinave. Il serbatoio gelido creatosi nelle ultime settimane dovrebbe man mano propagarsi alle medie latitudini europee, ma è ancora prematuro stimarne le reali potenzialità, così come sono incerti i possibili effetti per quanto riguarda l'Italia: in generale comunque, la terza decade di novembre promette un raffreddamento ed un cambio di marcia.
Mauro Meloni

I: ALLERTA: altre piogge in arrivo per 6 giorni, da Domenica maltempo

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Date: Thu, 18 Nov 2010 12:59:27 +0100
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ALLERTA: altre piogge in arrivo per 6 giorni, Domenica maltempo
Nuova perturbazione al centronord e Campania, neve fino a 1100m. Poi ALLERTA: nuove perturbazioni: una forte tra Sabato e Domenica, neve fino a 700m in Piemonte, poi altre piogge fino a Martedì, e poi più freddo dal 25-26-27. NEW:  Neve > Meteo 15 giorni > Viabilità > iPhone, Mobile > Webcam > Meteo per siti web
Previsioni del tempo di Antonio Sanò Aggiornamento di Giovedì 18 ore 12:09
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EVOLUZIONE GENERALE
cartina Persiste una bassa pressione intorno all'Italia  con  molte nubi sul territorio e piogge soprattutto sulle regioni tirreniche e al nord oggi,  forti sulla Liguria, Piemonte, Toscana, Lazio, ovest Campania e, verso sera, anche sulle pianure centro-orientali del nord, Veneto e Friuli, alto Adriatico in mare.  Qualche pioggia sparsa anche sulle Isole, va meglio con nubi irregolari ma scarsi fenomeni sul medio-basso Adriatico e sul resto del sud. Neve sui rilievi del nord  a 1100/1300  m , tra 1300 e 1700 su quelli Appenninici centrali. Domani,  Venerdì 19, tempo migliore in via generale con instabilità più localizzata e qualche pioggia più intensa  essenzialmente al nord-est,  tra Trentino AA, Veneto e Friuli, altre sparse su centro-nord Toscana e sul sud peninsulareMeglio con ampie schiarite sul resto del territorio.  Locali nevicate sui rilievi di nord-est tra 1000 e 1100 m. Sabato 20, insistono nubi e piogge sul medio-alto Tirreno e al nord-ovest per tutto il giorno, anche se mediamente moderate e a carattere irregolare;  fenomeni deboli e sparsi sul resto del nord, tempo più asciutto e anche più soleggiato altrove. Attenzione, però, nella sera-notte, perchè  giunge da ovest una ennesima intensa perturbazione atlantica con maltempo al nord-ovest e su medio-alto Tirreno, all'insegna di rovesci e temporali anche forti poi in estensione un po' a tutto il nord in nottata, intensi  su Liguria, Piemonte, Toscana e localmente sulle pianure centro-orientali. Neve già in giornata al nord-ovest  a 1000 m o anche sotto, poi in estensione al resto delle Alpi nella sera-notte, fino a 800/900 m. 

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cartinaAttenzione , torna a peggiorare in maniera intensa il tempo, nel corso del fine settimana,  dopo una lieve temporanea attenuazione dell'instabilità.  La fase clou del nuovo  maltempo è attesa tra Sabato sera-notte e la giornata di Domenica 21, quando da ovest  sopraggiunge una ennesima intensa perturbazione dalle Baleari con rovesci e temporali anche violenti tra nord Piemonte, Lombardia e soprattutto su  Veneto, Friuli , Toscana, Lazio ovest Umbria, aree appenniniche occidentali e anche su nord-ovest  Campania, casertano . Rovesci e temporali diffusi su centro-ovest su Sardegna,   va meglio sul medio e basso Adriatico, resto del sud, con maggiore stabilità e spazi più soleggiati.   Neve sui rilievi del nord a 900/1300 m tra 1300 e 1700 su quelli centrali appenninici. Peggiora la notte tra Domenica e Lunedì  su Campania con temporali intensi  e piogge localmente anche su ovest Sicilia e area ionica.  Ancora  bassa pressione sull'Italia per Lunedì 22,  con molte nubi e piogge diffuse su gran parte del territorio forti  tra Lazio, Campania e  basso Tirreno   e più frequenti anche sulle aree  centro-orientali del nord. Un po' meglio con tempo più asciutto e maggiori schiarite al nord-ovest e Alpi centro-occidentali. Clima più freddo con neve anche in Appennino a 1200/1400 m, a 800/1000 m al nord-est. Martedì 23, le correnti instabili prendono una piega più occidentale o nord-occidentale con nubi e rovesci diffusi essenzialmente sulle regioni tirreniche tutte, dalla Toscana alla Calabria più intense tra Lazio, ovest Campania, Calabria tirrenica e ovest Sicilia, trapanese, agrigentino e localmente  palermitano . Qualche pioggia anche su ovest Sardegna, va meglio al nord e sul medio-basso adriatico, resto del sud con maggiore soleggiamento.  Locali nevicate  sui rilievi appenninici a 1200/1400 m. Ancora molte nubi e rovesci diffusi al centro-sud per Mercoledì 24, più frequenti ed intensi sul medio-basso Tirreno, specie tra Lazio, Calabria tirrenica e ovest Sicilia. Più freddo per correnti da nord, con locali nevicate sui rilievi del centro fino a 700/900 m la sera.  Meglio, con maggiore soleggiamento, al nord, alto Adriatico e su area ionica.  Maggiori dettagli nei prossimi aggiornamenti. 

 
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Giovedì 18 Novembre
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Giovedì 18 Novembre :  persiste una bassa pressione intorno all'Italia con molte nubi sul territorio e piogge soprattutto sulle regioni tirreniche e al nord oggi, forti sulla Liguria, Piemonte, Toscana, Lazio, ovest Campania e, verso sera, anche sulle pianure centro-orientali del nord, Veneto e Friuli, alto Adriatico in mare.  Qualche pioggia sparsa anche sulle Isole, va meglio con nubi irregolari ma scarsi fenomeni sul medio-basso Adriatico e sul resto del sud. Neve sui rilievi del nord a 1100/1300 m , tra 1300 e 1700 su quelli Appenninici centrali. Nord: molte nubi ovunque con piogge diffuse dapprima su Liguria, Piemonte, ovest Lombardia, localmente su pianure centro-orientali e su  Veneto, Friuli  poi in intensificazione un po' ovunque, in giornata ed entro sera, forti la sera su pianure centro-orientali, centro-sud Veneto, venezie e sud Friuli, alto Adriatico in mare. Migliora la sera su ovest Piemonte e su ponente ligure. Nevicate sui rilievi alpini intorno ai 1000/1200 m. Temperature in calo, più sensibile su Piemonte, con massime tra 9 e 14° in pianura.   Centro: molte nubi e piogge sparse per tutto il giorno su Toscana, Lazio, ovest Umbria, settori appenninici occidentali, poi i fenomeni si intensificano sulle medesime aree dal pomeriggio con anche temporali su Toscana e basso Lazio, verso Molise. Meglio su adriatiche con nubi diffuse ma scarsi fenomeni o più deboli localizzati.   Neve in Appennino a 1300/1700 m.  Temperature stazionarie o in lieve locale calo con  massime tra 11 e 15° in pianura.
Sardegna: cieli nuvolosi  con piogge sparse sui settori occidentali specie tra oristanese e sassarese. Meglio su Ogliastra, cagliaritano e settori orientali in genere con fenomeni deboli o assenti e anche con maggiori spazi soleggiati. Temperature stazionarie con massime sui 15/16° in pianura.
Sud e Sicilia: molto nuvoloso su Campania con rovesci e temporali diffusi anche forti in giornata ad ovest, tra Casertano e napoletano; nubi irregolari con qualche pioggia debole sul resto della Campania e settori tirrenici, occasionali su Sicilia. Va meglio altrove con tempo più asciutto e anche ampie schiarite. Temperature stazionarie o in leggero locale aumento con massime comprese tra 15 e 17° in pianura. Venti moderati o forti di Libeccio o da sud sul basso Tirreno largo,Canale di Sicilia, sullo Ionio e basso Adriatico.

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Venerdì 19 Novembre
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Venerdì 19 Novembre :  tempo migliore in via generale con instabilità più localizzata e qualche pioggia più intensa essenzialmente al nord-est, tra Trentino AA, Veneto e Friuli, altre sparse su centro-nord Toscana e sul sud peninsulare. Meglio con ampie schiarite sul resto del territorio. Locali nevicate sui rilievi di nord-est tra 1000 e 1100 m. Nord: nubi diffuse al nord-est, tra Trentino AA, Veneto e Friuli, localmente sul levante ligure con qualche rovescio sparso e deboli nevicate a 1000/1100 m sui rilievi di nord-est; in prevalenza stabile altrove con anche ampio soleggiamento in giornata. Temperature stazionarie con massime tra 10 e 13° in pianura.   Centro: nubi con locali addensamenti su centro-nord Toscana associati a piogge sparse, qualcuna anche su ovest Umbria, e aree interne laziali in giornata, meglio con maggiore soleggiamento altrove.  Temperature stazionarie o in lieve aumento con  massime tra 12 e 16° in pianura.
Sardegna: tempo in prevalenza stabile e soleggiato ovunque con tendenza ad aumento di nubi la sera da ovest con addensamenti o locale copertura sui settori centro-meridionali ma senza fenomeni. Temperature stazionarie con massime sui 15/16° in pianura.
Sud e Sicilia: nuvolosità irregolare su ovest Campania , localmente Calabria tirrenica e Lucania con qualche debole pioggia sparsa, più stabile e soleggiato altrove.  Temperature stazionarie con massime comprese tra 15 e 17° in pianura.



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Sabato 20 Novembre
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Sabato 20 Novembre : insistono nubi e piogge sul medio-alto Tirreno e al nord-ovest per tutto il giorno, anche se mediamente moderate e a carattere irregolare; fenomeni deboli e sparsi sul resto del nord, tempo più asciutto e anche più soleggiato altrove. Attenzione, però, nella sera-notte, perchè giunge da ovest una ennesima intensa perturbazione atlantica con maltempo al nord-ovest e su medio-alto Tirreno, all'insegna di rovesci e temporali anche forti poi in estensione un po' a tutto il nord in nottata, intensi su Liguria, Piemonte, Toscana e localmente sulle pianure centro-orientali. Neve già in giornata al nord-ovest a 1000 m o anche sotto, poi in estensione al resto delle Alpi nella sera-notte, fino a 800/900 m.
Nord: nubi per tutto il giorno sui settori centro-occidentali con piogge sparse tra Liguria, Piemonte e Lombardia e locali nebbie sulle pianure centrali; neve a 900/1000 m. Meglio ad est con spazi più soleggiati. Peggiora ovunque la sera-notte con rovesci e temporali diffusi , intensi sulla Liguria, ovest Piemonte, pianure centro-orientali e neve su Alpi tra 800 e 1000 m. Temperature stazionarie o in lieve calo ad ovest con massime tra 8 e 12° in pianura.   Centro: cieli generalmente nuvolosi con piogge diffuse tra Toscana, ovest Umbria e Lazio, nubi anche altrove ma senza fenomeni o deboli isolati. Peggiora ovunque la sera-notte con temporali anche forti sulle aree tirreniche e neve a 1500/1800 m. Temperature stazionarie o in lieve calo con  massime tra 11 e 15° in pianura.
Sardegna:  ampio soleggiamento in giornata salvo un po' di nubi sparse qua e là; tendenza la sera ad addensamenti sui settori nord, poi peggiora tra oristanese e sassarese in nottata con locali piogge. Temperature in aumento con massime sui 16/18° in pianura.
Sud e Sicilia: al mattino nubi diffuse sui settori peninsulari ma senza fenomeni poi via via schiarisce in giornata con ampio soleggiamento salvo addensamenti su nord-ovest Campania, casertano associati a locali piogge.  Temperature stazionarie o in lieve aumento con massime comprese tra 16 e 18° in pianura.

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Domenica 21 Novembre
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Domenica 21 Novembre : attenzione, nuova intensa perturbazione dalle Baleari con maltempo sul medio e alto Tirreno e su tutto il nord, eccetto il sud Piemonte e il ponente ligure, con temporali anche violenti   tra nord Piemonte, Lombardia e soprattutto su Veneto, Friuli , Toscana, Lazio ovest Umbria, aree appenniniche occidentali e anche su nord-ovest Campania, casertano . Rovesci e temporali diffusi su centro-ovest su Sardegna, va meglio sul medio e basso Adriatico, resto del sud, con maggiore stabilità e spazi più soleggiati.   Neve sui rilievi del nord a 900/1300 m tra 1300 e 1700 su quelli centrali appenninici. Peggiora la notte su Campania con temporali intensi e piogge localmente anche su ovest Sicilia e area ionica.  Maggiori dettagli nei prossimi aggiornamenti. Nord: maltempo ovunque sin dal mattino con rovesci e temporali diffusi, attenzione forti tra nord Piemonte, Lombardia e soprattutto su Veneto, Friuli con neve a 900/100 m su Alpi occidentali, a 100/1300 verso est. Meglio su sud Piemonte e ponente ligure.  Temperature stazionarie o in lieve locale aumento con massime tra 9 e 14° in pianura.   Centro:  cieli coperti con rovesci e temporali intensi tra Toscana, Lazio, Umbria, e settori appenninici centro-occidentali con neve a 1500/1800 m. Melgio fino a sera sui settori adriatici con spazi più soleggiati poi anche qui aumentano le nubi con piogge sparse in serata. Temperature stazionarie o in lieve aumento con massime tra 12 e 16° in pianura.
Sardegna:  molte nubi sui settori centro-occidentali con piogge diffuse forti verso sera su oristanese e Medio Campidano. Meglio con fenomeni più deboli ed irregolari ad est. Temperature stazionarie con massime sui 16/18° in pianura.
Sud e Sicilia: prevale un tempo ampiamente stabile e soleggiato su gran parte dei settori eccetto su nord-ovest Campania, casertano, ove sono presenti nubi sin dal mattino con rovesci sparsi. Peggiora la sera-notte su tutta la Campania con temporali anche intensi sui settori centro-occidentali. Qualche pioggia anche su ovest Sicilia e area ionica in nottata, permane un tempo più asciutto altrove.  Temperature stazionarie con massime comprese tra 16 e 18° in pianura.
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Lunedì 22 Novembre
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Lunedì 22 Novembre : ancora bassa pressione sull'Italia con molte nubi e piogge diffuse su gran parte del territorio forti tra Lazio, Campania e basso Tirreno più intense sui settori del medio e alto Tirreno, e più frequenti anche sulle aree centro-orientali del nord. Un po' meglio con tempo più asciutto e maggiori schiarite al nord-ovest e Alpi centro-occidentali. Clima più freddo con neve anche in Appennino a 1200/1400 m, a 800/1000 m al nord-est.   Maggiori dettagli nei prossimi aggiornamenti.
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Martedì 23 Novembre
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Martedì 23 Novembre : le correnti instabili prendono una piega più occidentale o nord-occidentale con nubi e rovesci diffusi essenzialmente sulle regioni tirreniche tutte, dalla Toscana alla Calabria più intense tra Lazio, ovest Campania, Calabria tirrenica e ovest Sicilia, trapanese, agrigentino e localmente palermitano . Qualche pioggia anche su ovest Sardegna, va meglio al nord e sul medio-basso adriatico, resto del sud con maggiore soleggiamento.   Locali nevicate sui rilievi appenninici a 1200/1400 m, . Maggiori dettagli nei prossimi aggiornamenti.
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Mercoledì 24 Novembre
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Mercoledì 24 Novembre : ancora molte nubi e rovesci diffusi al centro-sud, più frequenti ed intensi sul medio-basso Tirreno, specie tra Lazio, Calabria tirrenica e ovest Sicilia. Più freddo per correnti da nord, con locali nevicate sui rilievi del centro fino a 700/900 m la sera. Tempo più asciutto al nord, alto Adriatico e su area ionica.  Maggiori dettagli nei prossimi aggiornamenti.
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EDITORIALE METEO
•Articolo del 10/11/2010 ore 11:05
Editoriale Meteo Conta dei danni in Veneto e nelle altre regioni. Imprenditori veneti chiedono un sostegno concreto, non "la carità" L'agricoltura veneta è in ginocchio: a sottolineare la gravità della situazione nella Regione, devastata dalle intemperie, ...
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METEO A LUNGO TERMINE
•Articolo del 18/11/2010 ore 12:04
Meteo lungo termine meteo lungo termine Tra LUNEDI 29 Novembre e GIOVEDI 2 Dicembre
EVOLUZIONE METEO Per fine Novembre e primi giorni di Dicembre ancora proiezioni orientate ad un tempo invernale con clima rigido. Non si esclude la persistenza di una circolazione ...
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