sabato 11 dicembre 2010

Focus Sardegna Novembre 2010

Precipitazioni in Sardegna: Novembre 2010


Da citare come maggiore fenomeno su scala continentale la depressione formatasi al largo delle coste occidentali della Francia nella prima decade del mese, i cui effetti hanno determinato importanti accumuli in 24 ore nelle zone occidentali dell'isola.

Un piccolo confronto tra gli ultimi due mesi, peraltro molto didattico, ci mostra come la nostra isola presenti uno spartiacque naturale esteso da nord a sud; i maggiori effetti si presentano in prossimità del massiccio più elevato dell'isola, il Gennargentu: si noti come nel mese di ottobre grandi accumuli interessano i versanti EST del massiccio, mentre a novembre la situazione è opposta.
Nelle figure, rispettivamente, novembre 2010 e ottobre 2010:

Analizzando i valori registrati dai pluviometri, spiccano quasi ovunque i dati dell' 8-9-10 novembre, quando le precipitazioni hanno dapprima interessato l'iglesiente, poi l'oristanese e infine il sassarese: in questi giorni alcuni pluviometri hanno superato i 70 mm/24h (Iglesias, Palmas Arborea e Asuni, Sassari e Ittiri). Di notevole intensità inoltre il nubifragio che ha interessato la zona tra Margine Rosso e Flumini di Quartu la notte del 20 novembre: un episodio limitato a questa zona con il pluviometro di Flumini di Quartu che registra 66 mm in poche ore.

Per quanto riguarda i valori mensili invece accumuli elevati si registrano in prossimità del Gennargentu: la stazione di Su Filariu a 1380 metri di quota registra 354 mm mensili (1/4 dei quali sottoforma di neve), Aritzo supera i 300 mm e Tonara poco meno di 300 e proseguendo a sud-ovest del massiccio Asuni registra quasi 290 mm.
Nel sassarese invece è il pluviometro di Ossi che registra il maggior accumulo, superando i 300 mm, soglia a cui si avvicinano Putifigari e Ittiri.
Anche l'oristanese ha ricevuto una buona quantità di precipitazioni, il capoluogo Oristano raggiunge i 200 mm mensili, Scano di Montiferro 284, Palmas Arborea e Santa Giusta oltre 200.

Sulcis e Iglesiente sono comprese nell'isoieta dei 180 mm con punte di 270 mm a Iglesias e oltre 200 a Carbonia. Il Campidano di Cagliari supera i 100 mm ma il capoluogo isolano non raggiunge questa soglia (93,5mm).

Come dicevamo all'inizio, valori al di sotto dei 100 mm mensili nel Sarrabus, in Ogliastra, nelle Baronie e nella Gallura orientale. Bari Sardo risulta il pluviometro meno piovoso con soli 34 mm caduti nel mese di novembre.

Mappa delle precipitazioni - novembre 2010:



Le dieci località più piovose e le dieci meno piovose dell'isola:
 
Il rapporto cumulato/media più elevato si registra nell'oristanese, iglesiente e sassarese, dove si superano quantitativi doppi rispetto alla media mensile. Sotto la media una stretta fascia della Sardegna orientale, da nord a sud.


Mappa del rapporto cumulato/media:


Le dieci località col rapporto più elevato e quelle col rapporto più basso:


Per quanto riguarda l'anomalia pluviometrica espressa in mm, la macchia violetta al centro della Sardegna compresa tra il Mandrolisai e il Sarcidano rappresenta anomalie superiori ai 150 mm; risultano ben al di sotto della media l'Ogliastra costiera, la zona di Olbia e di Dorgalì.

Mappa dell'anomalia pluviometrica:


Tabelle con gli estremi di anomalia pluviometrica:


Un'immagine dal satellite il giorno 9 alle ore 11, si nota l'imponente struttura ciclonica con minimo di pressione al largo delle coste bretoni (circa 960 hPa): il flusso di ponente generato da questo minimo farà cadere oltre 50 mm nei settori occidenali dell'isola.

Le piogge di novembre sono importanti soprattutto per le specie vegetali di interesse foraggero e di pascolo. Nelle zone occidentali, che avevano registrato accumuli irrisori nel mese di ottobre, la vegetazione è stata risvegliata dalle prime piogge del mese, ma sicuramente in qualche zona l'eccessiva quantità d'acqua ha provocato asfissie radicali. Diversa la situazione nelle zone orientali, dove le foraggere hanno sicuramente sofferto gli scarsi apporti idrici. Buona la situazione in Campidano, le piogge non troppo abbondanti hanno favorito lo sviluppo di un manto erboso consistente, i pascoli invernali sono quindi ben avviati.

Per quanto riguarda le colture ortive, alcuni danni sono stati registrati laddove i quantitativi di pioggia hanno superato i 200 mm mensili; la raccolta delle olive infine ha subito dei rallentamenti a causa dei numerosi giorni di pioggia (in alcune zone oltre 20) registrati durante il mese.
Si ringraziano tutti coloro che hanno fornito i dati per la preziosa collaborazione.
Dario Secci
 

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