sabato 27 novembre 2010

Colata artica

Colata artica senza sosta, l'anticiclone groenlandese non si smuove. L'aria fredda non sbanca il Mediterraneo

L'aria artica continua a sgorgare dalle alte latitudini consolidando l'ondata di gelo in questo scorcio finale del mese di novembre. In Italia si vanno affacciando infiltrazioni d'aria più mite che, risalendo di latitudine, complicheranno il quadro meteorologico: il freddo si manterrà al Nord.

Mauro Meloni: 27-11-2010 ore 16:50

La possente area anticiclonica di blocco sulla Groenlandia era uno degli aspetti che avevamo messo in grande evidenza nella previsione sul futuro inverno. I motivi di quest'insistenza dell'anticiclone lassù derivano dalle acque più calde della norma che circondano le coste meridionali della Groenlandia e, in questa fase, si è venuto a realizzare quella struttura eretta lungo i meridiani dal Medio Atlantico.

Quando l'alta pressione s'espande così verso nord, fino alle latitudini groenlandesi, aria fredda discende sul lato opposto verso il Vecchio Continente. Questo è ciò che sta accadendo ormai da alcuni giorni e, finché il blocco non verrà disfatto, il canale di correnti artiche non si chiuderà facilmente. Il fatto che l'aria artica non riesca a sfondare sul Mediterraneo deriva dalla maggior fragilità del blocco anticiclonico al largo dell'Iberia e per questo riesce a farsi strada un nastro di correnti più miti che, scontrandosi con la circolazione più fredda, danno luogo ad inserimenti depressionari che poi coinvolgono l'Italia.

Copyright © EUMETSAT 2010, rielaborazione grafica a cura della Redazione Meteo Giornale.

Il nastro nuvoloso, che separa l'aria fredda da quella più mite, passa proprio a tagliare l'Italia. Quest'oggi la linea di confluenza è risalita un po', in quanto l'aria fredda sta arretrando verso nord il proprio raggio d'azione, a beneficio di infiltrazioni d'aria ben più temperata ed umida. La risalita d'aria più mite è portata da un vortice ciclonico in avvicinamento dal Mediterraneo Occidentale, che sarà causa di un peggioramento domenicale.

Panorama del Santuario del Monte Lussari. Immagine webcam tratta da Meteoeye.

Spettacolare cornice di Livigno (zona Treppalle) questa mattina sotto un gradevole sole. Fonte meteosystem

L'aspetto preponderante di tutta questa situazione è che il fronte nuvoloso risalirà la china fin sul Nord Italia, ove maggiormente è entrata l'aria fredda di matrice artica radicandosi nei bassi strati. Come è noto, l'aria fredda in Val Padana, una volta che si stabilizza, è poi difficile da spodestare per la sua posizione a culla, fra le Alpi e gli Appennini. Lo scorrimento d'aria più mite sopra l'aria più fredda potrebbe così portare a nevicate fino a quote basse o localmente pianeggianti, attese più abbondanti tra l'Ovest Emilia, il Basso Piemonte, l'entroterra ligure e la Bassa Lombardia.

Mauro Meloni


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